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Taglia e cuci.

Anteprima

 

di Patrizio Brusasco

 

Libero dal resoconto del Consiglio regionale del Piemonte, che come avrete letto più sotto è stato sconvocato, vorrei fare la più banale delle considerazioni, che ho "rubato" durante un passeggio nel mercato rionale della Crocetta a Torino, dalla viva voce di una signora attempata.

Diceva la signora: "I soldi per tappare i buchi alle banche - e poi le apostrofava con varie locuzioni che potete immaginare senza molto sforzo peraltro - li hanno trovati subito perché hanno i loro interessi - talvolta anche conflitti d'nteresse aggiungo io - e per la scuola, che è la base di una democrazia, niente!"

E' chiaro che chi taglia nella scuola ha un preciso intendimento, che scorre parallelo alla gestione mondiale di questi ultimi anni e che fa rima con finanza creativo-delirante, magica, pronta per un lettino da psichiatra, o se preferite finanziarizzazione dell'economia globale, alla ricerca di utili e di profitti costi quel che costi, passando sui diritti di chiunque e calpestandoli a piacere....

La realtà è che da un po' di tempo a questa parte si vuole creare un divario incolmabile tra ricchi e poveri...a livelli che ai nostri tempi risultano inaccettabili, e senza tener conto che ormai e per fortuna c'è una massa infinita di persone scolarizzate, molte delle quali estromesse dal circuito del sistema, che lentamente comincerà a tracimare come un fiume in piena. E sì perché ora, se, per chi può ovviamente, non si vivesse sui risparmi dei nonni e dei genitori, neppure più i diritti fondamentali e primari sarebbero garantiti: la casa, la famiglia... e poi ci si stupisce dei cali demografici, a rischio estinzione per la stirpe italica, o delle mamme-nonne quarantenni?!

La nuova realtà mondiale - e dovrebbe essere chiaro veramente a tutti e soprattutto ai Soloni che ci dirigono - presuppone nuovi modelli in tutto e per tutto, pena il caos globale. Mi sembrava che fosse chiaro già da un po' di tempo, ma forse ci siamo sbagliati...Per fortuna la realtà è più forte di qualsiasi prestidigitatore del caso - l'illusionista per intenderci, il vecchio mago - e chi governa non dovrebbe più confondere l'autorevolezza con l'autoritarismo. La prima viene da un lavoro onesto, illuminato e rispettoso delle esigenze di un mondo in dissesto; la seconda da una pusillanimità, da una piccolezza d'ingegno, che non si confà a chi comanda.

Dunque, speriamo di riuscire a cucire le ferite che i tagli ci procurano, ma se è il caso di procurarcene di nuove e più profonde per salvare il salvabile, allora ben vengano.

 
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