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"Non togliete la scorta a Masciari".


 
Sono una trentina i consiglieri regionali firmatari dell’appello promosso da Mariano Turigliatto che chiede il ritiro del provvedimento di revoca della scorta a Pino Masciari, testimone di giustizia che undici anni fa ha denunciato la ‘ndrangheta e le sue collusioni con il mondo della politica.
Il provvedimento di revoca della scorta è stato comunicato qualche giorno fa dal presidente della Commissione centrale di protezione, Alfredo Mantovano, che ha autorizzato il testimone di giustizia “a muoversi in autonomia” da solo e con mezzi propri.
Si legge nella lettera firmata da Turigliatto e dagli altri consiglieri: “Pino Masciari da diversi anni ha intrapreso questo percorso di testimonianza della sua storia; la scorta revocata non gli garantisce la sicurezza nei viaggi che affronta per incontrare le istituzioni locali, i ragazzi delle scuole di tutta Italia, le associazioni Antimafia e gruppi sociali, che lo invitano come esempio di Resistenza alle mafie”.
E ancora: “I sottoscritti deplorano la decisione del presidente della Commissione centrale di protezione perché da un lato non considera i rischi che gravano su un testimone di giustizia, in virtù delle sue denunce; dall'altro “autorizza” gli spostamenti di Pino Masciari, come se la vita dei testimoni potesse essere decisa da chi invece deve garantirne la protezione”.
Per poi concludere: “Non è cessata l’emergenza malavita organizzata, le mafie non sono sconfitte e i personaggi-simbolo nell’affermazione dei valori della legalità e dello Stato di diritto vanno protetti e tutelati affinché possano svolgere l’importante ruolo di  testimonianza, educazione e promozione dei valori della legalità”.
L’appello è rivolto al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, al ministro dell’Interno, Roberto Maroni e allo stesso Alfredo Mantovano.


Per saperne di più su Pino Masciari: http://www.pinomasciari.org

 

 
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