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LA GRANDE KERMESSE PIEMONTESE SULLENERGIA PULITA.

di Patrizio Brusasco

Si è conclusa dunque la grande kermesse piemontese dedicata all'energia, divenuta soggetto principe della due-giorni che ha animato, presso il Palavela di Torino, il dibattito sul tema delle energie pulite e sul post-petrolio.

Vi offriamo quindi subito un resoconto dell'evento, che si è dipanato tra workshop specifici e interventi di grandi personalità del mondo scientifico e della politica regionale, con l'intento di fornirvi alcune suggestioni dettagliate nel corso dei prossimi giorni, e ricordandovi anche le preziose iniziative che ha portato avanti in questi anni il nostro gruppo consiliare in tema di ambiente.

Un consesso peraltro che si inquadra nella politica energetica mondiale con una tempistica a prova di orologio svizzero, considerando, all'indomani del sancito fallimento del protocollo di Kyoto,  l'appena concluso G8 nipponico in tema di energia, clima e inquinamento, nonché il grande dibattito che sta nuovamente emergendo nel nostro Belpaese in relazione al rispolvero dell'energia nucleare, sponsorizzata dal centrodestra e dagli ambienti legati alla Confindustria. 

Apriamo con le considerazioni della "padrona di casa" dell'evento, la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso che ha dichiarato: "Investire sulle energie rinnovabili è un grande progetto per il nostro futuro. Non esistono soluzioni semplici a una soluzione tanto complessa, ma molti segmenti di soluzioni possibili. Una di queste è dare impulso alla ricerca, investire sui nostri cervelli, che rappresentano una fonte energetica rinnovabile tra le più preziose. Il nostro impegno - ha proseguito la presidente della Regione Piemonte - è portare nell'arco della legislatura la ricerca al 3% del Pil, obiettivo che nel Paese nessuno è ancora riuscito a raggiungere...Raggiungere l'indipendenza energetica dal petrolio si può se il progetto che sta alla base di questa sfida è forte e condiviso da tutti: istituzioni, mondo economico, cittadini".

Di particolare apprezzamento la relazione del premio Nobel Carlo Rubbia, che ha portato l'attenzione dei convenuti sull'aumento esponenziale della popolosità del nostro pianeta e dunque del relativo problema energetico e di quale energie impiegare. "Partiamo da un dato che dà la misura della straordinaria esplosione demografica della popolazione mondiale: sul nostro pianeta - ha dichiarato il fisico - nascono ogni secondo 3 persone, 10.000 persone all'ora, ogni due settimane si affaccia al mondo l'equivalente della popolazione di un nuovo Piemonte; a fronte di questi fenomeni, si pone inevitabilmente il problema di produrre energia in quantità adeguate alle esigenze emergenti....oggi abbiamo altre fonti di energia ( oltre all'energia fossile - petrolio) alternativa: innanzitutto il sole, una fonte straordinaria. Una superficie ben soleggiata di 200 km quadrati potrebbe produrre da sola l'energia solare equivalente a quella prodotta da tutte le fonti fossili presenti sul pianeta...La seconda forma possibile di energia - ha proseguito Rubbia - è il nucleare, inteso con modalità innovative e diverse da quelle odierne, ovvero basato sulla fusione o su un nuovo modello di fissione, che utilizzi per esempio il torio, un materiale a basso costo e disponibile in grande abbondanza, che presenta tutta una serie di vantaggi rispetto all'uranio sia per quanto concerne  la potenza prodotta, sia per quanto riguarda lo smaltimento e sia infine per il fatto di non poter essere utilizzato per scopi bellici".

Nei prossimi giorni entreremo maggiormente nel dettaglio della kermesse, oltre a riportarvi il "Manifesto per l'indipendenza energetica dal petrolio", che è stato stilato in occasione del convegno subalpino.

Per informazioni e resoconti delle giornate sull'energia visitate il sito della Regione Piemonte.

 

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