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LA NOTA SUL CONSIGLIO REGIONALE.

di Patrizio Brusasco

L'ultima seduta del Consiglio regionale del Piemonte si è connotata per le continue interruzioni per permettere di trovare nelle riunioni dei capigruppo un percorso condiviso.

Ieri la grande querelle è iniziata per voce dell'opposizione che ha chiesto di occuparsi subito della Commissione di Garanzia. E dopo numerose trattative si è pervenuti alla nomina dei sette componenti.

Tre per la maggioranza, vale a dire il docente Luther Jorg e gli avvocati Renzo Capelletto e Gian Mario Giolito; quattro per l'opposizione: l'ex magistrato Corrado Canfora del Tribunale di Novara, il docente Francesco Dassano e i due ex consiglieri regionali Aldo Olivieri e Carla Spagnuolo.

Il presidente della Commissione di Garanzia sarà eletto dai sette componenti nel corso della prima seduta, e resteranno in carica per sei anni, senza possibilità di essere rieletti.

Ma cos'è di fatto la Commissione di Garanzia? Essa è un istituto previsto peraltro dallo Statuto regionale (ma finora non attivato) deputato a esprimere pareri nei casi di conflitto fra i diversi organi costituzionali.

Esprime altresì i propri pareri su richiesta del presidente della Giunta e del Consiglio regionali o di un terzo dei consiglieri, oppure dal consiglio delle autonomie locali. Si esprime sull'interpretazione dello statuto nei conflitti di attribuzione fra organi della Regione e sul carattere invasivo e lesivo delle attribuzioni regionali da parte di leggi o atti aventi forza di legge nazionali, nonché sulla coerenza statutaria di progetti di legge o regolamenti.

 

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