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CONSIGLIATI: i regali di Natale.

di Stefano Zanotto

Si avvicinano le feste natalizie e la corsa al regalo impazza. Da qui alla vigilia avremo inesorabilmente traffico sempre più intenso, gente indaffarata e frenetica, centri commerciali e negozi aperti sette giorni su sette (con grande gioia dei dipendenti che ci lavorano, costretti a rinunciare alla domenica libera…).

Sarà pur vero che così facciamo "girare" l’economia, ma c’è da chiedersi se ne valga davvero la pena viste tutte le controindicazioni, che non si limitano a quelle elencate sopra. E allora facciamo nostro l’invito degli amici di Rivalta sostenibile a non buttare la tredicesima in discarica. Già, perché il "dover fare" il regalo a tizio e caio porta all’acquisto di tanti prodotti inutili, giocattoli in primis, che finiscono poi tra i rifiuti. Meglio allora cercare di soddisfare con il presente natalizio un bisogno o un desiderio che avrebbe fatto comunque comprare prima o poi proprio quella cosa lì. Oppure, invece del regalo a tutti i costi, perché non scrivere una bella lettera in cui manifestare emozioni e sentimenti? Può essere un’idea originale in grado di sorprendere…

E se proprio un regalo lo dobbiamo fare, almeno scegliamolo bene: le iniziative di solidarietà legate all’acquisto di regali di Natale sono diverse e in grado di soddisfare le varie sensibilità. Numerosi sono ad esempio i mercatini natalizi i cui proventi vanno a finanziare progetti di carattere sociale. Un bel regalo può essere poi un prodotto del commercio equo e solidale, che garantisce al produttore un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose (in questo blog abbiamo già segnalato la mostra mercato Presetik al parco Le Serre di Grugliasco, fino al 9 dicembre).

Un classico dono è il cesto di prelibatezze enogastronomiche: vi segnaliamo le confezioni natalizie di Libera, l’associazione contro le mafie presieduta da Don Ciotti, fatte coi prodotti delle terre confiscate alla criminalità organizzata. Pasta, olio, vino: questi i frutti del lavoro dei giovani delle cooperative sociali sui beni appartenuti ai mafiosi e ora restituiti alla collettività grazie alla Legge 109/96.

Solidali lo si può essere anche scegliendo il modo con cui pagare i regali di Natale. Fairtrade e Banca Etica hanno infatti lanciato una carta prepagata ricaricabile del costo di 5 euro. Un euro su ognuna di esse viene versato a favore di un progetto di sostegno commerciale alle attività agricole e artigianali in cui sono impegnate 600 donne palestinesi di Gaza e Cisgiordania. La carta si può acquistare presso le filiali di Banca Etica e può essere caricata con un versamento in qualsiasi banca italiana.

 
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