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Il Partito Democratico e il mio amico Pasquale.

di Giovanni Lava

La sbornia di tre milioni e mezzo di votanti nelle primarie del Partito Democratico può dare alla testa, tanto più perché tale affluenza ai seggi era imprevista. Si sa che sugli imprevisti ognuno si sente autorizzato ad elaborare la propria teoria, la propria interpretazione. In molti hanno detto che tanta partecipazione ha rappresentato la risposta all’Antipolitica, in particolare si tratterebbe della silenziosa e composta risposta al Vaffa di Beppe Grillo. Capisco chi sostiene ciò, ma a mio avviso si tratta di un errore di interpretazione, anche se é giustificato dal fatto che non conosce il mio amico Pasquale.

Il mio amico Pasquale ha cinquant’anni, è operaio alla Fiat, vive nella Cintura torinese, ex Pci-Pds-Ds, iscritto alla Fiom. Ebbene Pasquale ha partecipato al Vaffa di Grillo, firmando la proposta di legge popolare, ha votato No al referendum sul Welfare, Domenica è andato a votare per Rosy Bindi e, il colmo dei colmi, pensa  seriamente di partecipare alla manifestazione indetta dalla cosiddetta Sinistra Radicale.

Voi penserete che abbia dei comportamenti schizofrenici. Anch’io gli ho chiesto se fosse pazzo. Ma lui non se l’è presa, anzi con calma, come farebbe un saggio con un bambino un po’ tardo di comprendonio, mi ha dato le sue motivazioni.

Ha partecipato al Vaffa di Grillo intanto perchè è un suo fan da anni. Regolarmente segue il suo Blog e ha condiviso molte delle sue battaglie, anche se non necessariamente condivide tutte le sue idee, ma gli è grato per l’opera di denuncia che da tempo porta avanti. Poi quel vaffa che ha urlato insieme agli altri in piazza, é un insulto che ogni giorno lui e i suoi compagni di lavoro indirizzano contro politici, sindacalisti e padroni, tutti insieme appassionatamente. Sarà qualunquista, mi dice, ma spesso ci lasciano solo quello.

Pasquale ha votato No al referendum sul Welfare, perchè dopo tutte le promesse elettorali, per lui scalone o scalini non cambia niente, né é stata abolita la legge 30, che tutti si ostinano a chiamare Legge Biagi, cosa che lo fa arrabbiare moltissimo, usare il nome di un morto per veicolare una legge di m. Non gli sembra che vi sia contraddizione tra il Vaffa-day e il No all’accordo sul Welfare.

Sì, ma la partecipazione alle Primarie del Pd? Se non è contraddizione quella? Pasquale non si scompone, sorride e mi guarda con aria di sufficienza. Il Vaffa e il No, mi dice, scandendo bene le parole, sono o no una manifestazione contro la Casta politica che da più di quindici anni sostiene la riforma della politica italiana, senza che ciò avvenga come quel capo indiano “Mo vengo anch’io” che non veniva mai? E allora? Il Partito democratico, come sostengono Veltroni, Bindi, Letta, ecc. non dovrà forse attuare quel rinnovamento della politica e quindi della Casta sempre promesso? E tu avresti voluto che io mi perdessi il suo atto di nascita? Io sarei incoerente? O sono incoerenti loro, a vedere quello che è accaduto qui a Torino, dove c’é stato un vero e proprio assalto alla diligenza dei vecchi quadri di partito?

Pasquale si è fatto serio, vedo che la calma lo sta abbandonando, ma insisto lo stesso. E la partecipazione alla manifestazione di sabato? La trovi coerente con la partecipazione alle Primarie?

Io devo essere coerente? Ma non fatemi ridere! Non chiedono tutti più partecipazione? E io partecipo. Ogni occasione per urlare il mio disagio politico, economico e anche sentimentale è buona. Non ne tralascio una. E vuoi sapere una cosa? In ogni occasione mi sono sentito perfettamente a mio agio, no non mi sento schizofrenico.

Non riesco a non porgli la domanda: ma alle prossime elezioni chi voterai? Le liste civiche di Grillo, il Partito democratico o la “Cosa rossa”, sempre che si faccia?

E se non votassi per nessuno di loro? Guarda che al momento nessuno dei tre mi sembra abbia detto con chiarezza quali sono le soluzioni ai tanti problemi dell’Italia e, perchè no, di Pasquale, cioè il sottoscritto. Vedremo. Intanto ad essere schizofrenici mi sembrano più loro che io.

 
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