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Un po di fiducia da un dato macroeconomico.

di Dotturbo 

Introdotta negli anni Cinquanta, l’Indagine sulla forza lavoro si è da sempre manifestato come uno strumento analitico e statistico affidabile per le decisioni di politica economica governativa. Da questo strumento si trae, tra l’altro, il dato sull’occupazione di tutti coloro che hanno un’età compresa fra i 15 ed i 65 anni, oggi in lusinghiero miglioramento, nonché tutta una serie di altri dati relativi alla forza lavoro.

Tra questi ultimi, quelli relativi alle ore lavorate, ai vari mestieri, alle diverse tipologie contrattuali. Il livello di tensione lavorativa, cioè il rapporto fra la domanda e l’offerta di lavoro, rappresenta un’ulteriore informativa relativa a questo approccio metodologico, che l’ISTAT pratica attualmente monitorando un campione di 77 mila famiglie, poco meno di 200 mila soggetti, residenti in Italia o temporaneamente all’estero.

Dato lusinghiero, si diceva, quello trimestrale (cadenza normale della rilevazione) attualmente rilevato. Il primo trimestre 2007 ha infatti visto un tasso di disoccupazione del 6,4 per cento, il più basso dal 1992, confortantemente lontano da quell’ 11 per cento e più di fine millennio.

 
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