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Giù le mani dallacqua.

Lo scorso 22 giugno abbiamo pubblicato un post che aveva per argomento "l'acqua, bene prezioso". Miriam, una lettrice, ci ha chietso notizie di una certa legge in merito in "gestazione". Stefano Zanotto ha raccolto informazioni in merito. Probabilmente Miriam si riferiva a quanto segue.

di Stefano Zanotto

Domenica prossima, 1 luglio, si congiungono a Roma le quattro carovane dell'acqua partite dai diversi angoli d'Italia nell’ambito della campagna "Acqua pubblica, ci metto la firma!". Un’iniziativa sostenuta da associazioni, partiti, sindacati ed enti locali per promuovere una Proposta di legge di iniziativa popolare per la gestione pubblica dell'acqua. L'orizzonte dei sostenitori è eterogeneo: si va dalle Acli al Meet up di Beppe Grillo, dal Wwf all'Arci, solo per fare qualche esempio. Per questa Proposta di legge sono state finora raccolte quasi trecentomila firme, che il comitato organizzatore consegnerà al Presidente della Camera il 10 luglio (l'articolo 71 della Costituzione prevede che siano necessarie cinquantamila firme perché una proposta venga discussa in Parlamento).

Le carovane sono partite domenica scorsa da Puglia, Sicilia, Trentino e Valle d'Aosta. In ogni tappa sono previsti incontri pubblici, dibattiti, manifestazioni artistiche e altro ancora per far conoscere la Proposta di legge e incrementare la raccolta firme. La carovana partita da Aosta ha fatto tappa nel Canavese e in val di Susa subito dopo la partenza, a Torino lo scorso lunedì.

Vediamo in breve i punti principali del testo della proposta. Innanzitutto accoglie il principio che l'acqua è un diritto umano universale ed è una risorsa collettiva: proprietà e gestione devono restare in mani pubbliche ed essere sottratte a logiche di mercato. L'acqua non è un bene illimitato e quindi prospettive di utilizzo basate sul profitto economico e sull'aumento dei consumi sono controproducenti, oltre che inconciliabili con i diritti delle future generazioni. Stop quindi alle privatizzazioni, già in fase di sospensione grazie alla moratoria compresa nel pacchetto di liberalizzazioni del ddl Bersani, approvato dalla Camera il 13 giugno e da sottoporre ora al Senato. La Proposta di legge prevede poi una riorganizzazione dei distretti idrici e forme di democrazia partecipativa per il governo degli stessi. Altri punti rilevanti sono l'erogazione gratuita di 50 litri giornalieri per persona (si pagherebbe insomma solo per l'acqua consumata oltre questa soglia) e l'istituzione di un Fondo di solidarietà internazionale per favorire l'accesso all'acqua in Paesi più svantaggiati, da finanziare accantonando un centesimo di euro per ogni metro cubo d'acqua erogato e per ogni bottiglia di minerale venduta.

Per altre info sulla campagna, per il programma delle carovane e per sapere dove firmare vi rimandiamo al sito del Forum italiano dei movimenti per l'acqua www.acquabenecomune.org.

 
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