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IN REGIONE E TEMPO DI BILANCI.

di Patrizio Brusasco

Termina il 2007 e in Regione Piemonte è tempo di bilanci.

In questi giorni sia la Giunta sia il Consiglio regionali hanno reso noti agli organi di informazione i loro specifici bilanci: per quanto concerne l'Esecutivo regionale in tema di bilancio di metà mandato, mentre per il Consiglio regionale del Piemonte si è fatto il punto sull'anno appena trascorso.

"Siamo arrivati a due anni e mezzo di governo - ha dichiarato la presidente Bresso - e lo step di metà mandato è una buona occasione per analizzare ciò che è stato fatto finora, con la consapevolezza che non tocca a noi il giudizio, ma che potranno farlo solo i cittadini con il loro voto. Abbiamo lavorato molto - ha proseguito Mercedes Bresso - innanzitutto sulla semplificazione e sulla riduzione dei costi dell'ente, recuperando milioni di euro da investire in servizi per i piemontesi."

Oggi infatti la pubblica amministrazione regionale è affatto più semplice e costa meno ai cittadini che, grazie all'abolizione del ticket sui farmaci, hanno risparmiato circa 20 milioni di euro sulle tasse, e senza contare che col nuovo anno ci sarà anche l'abolizione del ticket per chi ha un reddito lordo fino a 35mila euro annui: dunque beneficerà di questo sgravio circa l'80% dellla popolazione regionale.

 

 

Buon anno! Gli auguri di Mariano.

Buon anno a tutti!

Giunti alla fine di un anno difficile e doloroso - specialmente dal punto di vista delle prospettive di vita, delle sorti del pianeta, delle frustrazioni dei tanti giovani che trovano le strade sbarrate e non sanno lottare per aprirle – conviene farci dei begli auguri di un felice anno nuovo. Pensate che bella cosa sarebbe se solo riuscissimo a essere meno avidamente attaccati al poco o al tanto che possediamo, magari lavorando un po’ di più a migliorare ciò che siamo e che sappiamo fare!

Perciò, tanti auguri:

A quelli che pensano che si dovrebbe fare qualcosa per ridare speranza a questo nostro paese e …. non si aspettano che lo facciano gli altri!

A chi ci mette dell’intelligenza, dell’ambizione, del coraggio nel lavoro che fa. A chi ci mette tutto questo perfino quando lavora nel settore pubblico con posto fisso.

A chi rischia tutti i giorni di fare la figura del fesso perché rispetta le leggi e le regole e che – quando proprio non ce la fa - se ne vergogna profondamente.

A quelli che provano a fare una buona politica, distinguendo fra mediazioni tra posizioni ed esigenze diverse e squallidi compromessi per garantirsi il potere.

A quelli che reclamano diritti – per gli altri e per sé – senza mai dimenticare i doveri che ognuno di noi ha verso il resto del mondo.

Agli allievi delle scuole italiane, confidando che rispettino il sapere e la sua funzione nel progresso della società; agli insegnanti perché trovino buone e fondate ragioni per impegnarsi a fondo in un ambiente poco favorevole; alle famiglie dei giovani cittadini perché ridiano alla scuola il ruolo e l’importanza che merita.

Al mondo economico, perché privilegi la produzione e il lavoro a scapito delle speculazioni finanziarie. A quello della finanza, banche in testa, perché trovino strade nuove per sviluppare una funzione importante nel progresso sociale.

Al mondo della politica, perché riprenda ad occuparsi con efficacia e competenza della vita e dello sviluppo del nostro paese. Ai partiti perché pratichino alla loro organizzazione quegli stessi principi democratici da cui sono generati, selezionando le persone migliori per esprimere il massimo della capacità nella guida del nostro paese. Ai militanti e ai semplici iscritti di partiti e movimenti perché hanno coraggio da vendere a svolgere ancora una attività così frustrante e complicata.

A tutti voi che leggete questi auguri sul mio sito, forse condividendo con me la speranza di un mondo più giusto e il rinnovato impegno a lottare in prima persona per provare a realizzarlo. A questo lavoreremo nel 2008 con generosità e coraggio.

Mariano Turigliatto

 

GLI AUGURI DI PINO MASCIARI.

Gli auguri di Natale quest'anno non li fa Mariano, ma un nuovo amico che Mariano ha avuto occasione di acquisire di recente. Grazie ai ragazzi del gruppo dei "Grilli eporediesi", abbiamo conosciuto la storia di Pino Masciari, che sta rischiando l'incolumità della sua famiglia per una scelta coraggiosa di denuncia per taglieggiamento. Così Mariano mi ha chiesto di pubblicare questo messaggio di Pino in risposta ai suoi auguri. Ci auguriamo che queste parole possano essere motivo di riflessione per tutti noi.

Buon Natale

Gentilissimo Mariano,

anch'io sono contento di averti conosciuto e ti ringrazio per il messaggio che mi hai rivolto. Ognuno di noi può fare nel proprio piccolo e il piccolo di tanti fa le grandi cose. Quando ho iniziato ero da solo con mia moglie e miei figli, oggi siamo molti di più. Ti chiedo di starmi vicino e di vegliare sulle sorti della mia famiglia,la mia è una storia sofferta e difficile e non ritengo GIUSTO ciò che ho dovuto subire e che sto ancora subendo solo perche ho inteso aderire ad un semplice percorso di legalità. Ti chiedo di divulgare che esiste una famiglia perbene e onesta che sta soffrendo dove ti è possibile anche nelle sedi istituzionali che rappresenti al fine di salvare la vita di vittime innocenti che rischiano quotidianamente la vita.

Ti auguro un sereno Natale , un abbraccio e a presto

Pino Masciari

 

IL MONDO DEI VINTI, TRENT’ANNI DOPO.

di Stefano Zanotto

Era il 1977 quando Einaudi pubblicava con Il mondo dei vinti le testimonianze raccolte da Nuto Revelli sul mondo contadino della provincia di Cuneo. Lavoro che ebbe un seguito qualche anno più tardi con L’anello forte, dedicato questa volta alle figure femminili della Granda. Ora, a trent’anni di distanza, due giovani registi, Andrea Fenoglio e Diego Mometti, stanno lavorando per la Fondazione Nuto Revelli a un documentario per indagare cosa è rimasto e cosa è cambiato di quel mondo raccontato dallo scrittore e comandante partigiano cuneese.

Il Progetto Aristeo, finanziato dall’assessorato alla Montagna della Regione Piemonte, è cominciato con la produzione di un film in 11 episodi tematici, in cui appaiono, ripresi dagli autori nei mesi scorsi, i luoghi descritti dai testimoni nei libri. Non solo i luoghi del cuneese ma anche quelli dell’emigrazione e della guerra, da Marsiglia a Caporetto, da Nizza a Mauthausen. Ad accompagnare le immagini sono alcune registrazioni originali delle interviste di Revelli.

I film sono stati e saranno diffusi pubblicamente sul territorio cuneese e non solo (noi siamo stati il 3 dicembre alla proiezione al circolo Amantes di Torino), grazie alla collaborazione di associazioni, enti locali, gruppi informali. Durante queste serate, seguite da discussioni e dibattiti, si coglie l’occasione per arrivare a contattare i discendenti dei testimoni interpellati da Revelli. L’ultima fase del lavoro è proprio il dialogo-intervista con figli, nipoti e pronipoti dei contadini di Langa o delle valli intervistati a suo tempo. Le registrazioni audiovisive di questi incontri saranno materiale per il montaggio del documentario finale; i temi dei dialoghi sono in partenza gli stessi del Mondo dei vinti e dell’Anello forte, attualizzati nella situazione di oggi: lavoro, rapporto con la terra, emigrazione/immigrazione, paesaggio e ambiente, guerra…

 

Chiunque conosca o sia in grado di dare informazioni utili per rintracciare i discendenti dei testimoni di Revelli può scrivere a info@progettoaristeo.org o contattare gli autori agli altri recapiti indicati sul sito del progetto. Lo stesso dicasi per chiunque voglia partecipare o collaborare in qualche modo, organizzando una proiezione pubblica dei lavori svolti finora o quant’altro, tenendo inoltre presente che saranno intervistati non solo necessariamente i familiari dei testimoni di allora, ma anche quelli che gli autori chiamano discendenti “putativi”. 

 

LA RINEGOZIAZIONE DEI MUTUI.

Si parla molto del tema della rinegoziazione dei mutui, ora che i tassi varcano soglie preoccupanti. Vi proponiamo l'articolo de La Stampa di Sandra Riccio e vi ricordiamo il punto di vista di Dotturbo espressa su questo blog il 10 dicembre scorso. A quanto pare non è tutto oro quello che luccica.

Cliccando a sinistra, il progetto di legge regionale presentato da Mariano per la costituzione di un fondo di solidarietà per i mutui sulla prima casa.

LEGGI L'ARTICOLO

 

OPINIONE: Visti da fuori.

di Massimiliano Abbruzzese

Paura che il mondo politico vada sempre più alla deriva, paura della situazione economica delle famiglie e paura della criminalità e dell'immigrazione. Questo il riassunto poco ottimistico dell'analisi che Luca Ricolfi fa su La Stampa dello "stato emotivo" con cui gli italiani affrontano questa fine d'anno. Un punto di vista sensibile e tagliente per cercare di spiegare dal di dentro perché all'estero ci guardano con preoccupazione.

LEGGI L'ARTICOLO

Per chi legge l'inglese, un articolo di Ian Fisher del New York Times che parla di noi.

A chi potesse interessare: sul sito di Polena, rivista per gli addetti della politica ma di grande interesse anche per chi non è politico di mestiere, c'è una selezione degli articoli di Luca Ricolfi giudicati particolarmente brillanti.

 

Auguri darte.

Valeria Vaccaro, Calore, serigrafia

di Mariano Turigliatto

Anche quest'anno, com'è ormai tradizione, alcuni studenti dell'Accademia Albertina delle Belle Arti di Torino hanno realizzato alcune opere in occasione della terza edizione del nostro concorso "Un biglietto per Natale" . Così le stampe realizzate a partire da questi lavori sono diventate il pensiero che è nostra consuetudine distribuire insieme agli auguri.

Ancora una volta la cooperazione con l'Accademia ha messo in evidenza l'impegno e la dedizione da parte degli allievi che hanno proposto degli interressanti lavori. E' inutile sottolineare che avrei piacere che questi giovani artisti potessero beneficiare di ben più importanti occasioni per mettere in mostra il proprio talento ed è proprio a questo che si lavora grazie anche alla disponibilità dei docenti e del direttore dell'Accademia a cui vanno i miei ringraziamenti, cominciando anche da questo piccolo contributo.

Mariano Turigliatto

 

Informazione: Nasce il Bollettino di Mappano.

Mappano è un grosso paese che non esiste, o nelle parole di alcuni mappanesi, una "frazione alla ricerca di un'identità". E' un consistente centro abitato suddiviso in cinque comuni. Il giornale che presentiamo oggi, il Bollettino di Mappano esprime la volontà di quanti sperano di vederlo diventare un comune indipendente. Per saperne di più date un'occhiata al sito http://www.mappano.it/.

SCARICA IL BOLLETTINO 

 

"CAMBIAMO MUSICA!": PRESENTATA DAL NOSTRO GRUPPO LA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SULLA MUSICA.

di Patrizio Brusasco

Venerdì 7 dicembre è stata presentata la bozza della proposta di legge regionale sulla musica, all'insegna dello slogan "Cambiamo Musica!" presso il Centro Incontri della Regione Piemonte.

"Riportare l’artista al centro dell’attenzione, salvaguardandone i diritti basilari di lavoratore a tutti gli effetti; attribuire a tutta la musica, da quella colta a quella pop o jazz, quella giusta e doverosa considerazione da parte delle istituzioni locali, attraverso la creazione di un sistema sempre migliore e migliorabile, che faccia da volano all’intero settore specifico, esaltandone gli aspetti educativi, formativi e potenzialmente economici, per un ulteriore sviluppo della cosiddetta industria culturale piemontese. Questi sono - ha dichiarato Mariano Turigliatto, durante la conferenza stampa - gli aspetti cardine a cui tende questo nostro progetto di legge, con l’auspicio che tutti coloro che gravitano nel campo artistico-musicale, dagli organizzatori agli artisti, contribuiscano in modo determinante alla stesura definitiva della nostra proposta di legge".

Cambiare musica: di questo si tratta, vale a dire cambiare una normativa regionale ritenuta obsoleta da tutti e riformare il rapporto tra le istituzioni pubbliche e le moltissime realtà che operano nel campo musicale sul nostro territorio, tenendo in massimo conto la musica e i musicisti. Compito non facile, che ha richiesto un'indagine a tutto tondo nel mondo associativo artistico piemontese, con diverse audizioni che hanno avuto lo scopo di raccogliere le istanze degli esperti del settore per la stesura di un articolato che tenesse conto dell'apporto prezioso di coloro che, da tempo immemore e con altrettanto preziosa rara passione, operano nella cosiddetta "industria" culturale.

 

REGIONE: LAVORI DI FINE ANNO.

di Patrizio Brusasco

Due le novità importanti di questo fine-anno nei lavori del Consiglio regionale del Piemonte. Da un lato, l'approvazione dell'assestamento di Bilancio 2007 e, dall'altro, l'approvazione della Legge sulla sicurezza.

L'assestamento era approdato in Aula lo scorso 28 novembre, con la relazione del consigliere Paolo Cattaneo (La Margherita, ora PD), cui ha fatto seguito la discussione e l'intervento del vicepresidente della Giunta regionale (con delega al Bilancio) Paolo Peveraro: questo per riuscire ad approvare l'assestamento in tempo utile per poter dar corso agli impegni di spesa, cosa che ha richiesto peraltro la clausola d'urgenza, resa possibile da un emendamento presentato dall'opposizione che, in deroga alla legge di contabilità regionale, ha prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre la possibilità di disporre gli impegni di spesa.

L'assestamento del 2007 consiste in una manovra di oltre 215 milioni di euro, di cui circa 100 per il ripiano del deficit sanitario. L'assessore Peveraro ha inoltre segnalato che la manovra adegua l'addizionale regionale all'accisa sul gas naturale al recente decreto legislativo diattuazione delle norme comunitarie.

Infine si segnala ancora l'emendamento della Giunta regionale a favore del comparto turistico invernale, per permettere il pieno utilizzo degli impianti di innevamento di proprietà della Regione al fine dicompensare i danni derivanti dalla mancanza di neve naturale.

 

Cambiamo musica!.

di Patrizio Brusasco

CAMBIAMO MUSICA!

BOZZA DELLA PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE SULLA MUSICA PRESENTATA DAL GRUPPO CONSILIARE SINISTRA PER L'UNIONE

"Riportare l’artista al centro dell’attenzione, salvaguardandone i diritti basilari di lavoratore a tutti gli effetti; attribuire a tutta la musica, da quella colta a quella pop o jazz, quella giusta e doverosa considerazione da parte delle istituzioni locali, attraverso la creazione di un sistema sempre migliore e migliorabile, che faccia da volano all’intero settore specifico, esaltandone gli aspetti educativi, formativi e potenzialmente economici, per un ulteriore sviluppo della cosiddetta industria culturale piemontese. Questi sono - ha dichiarato Mariano Turigliatto, primo firmatario- gli aspetti cardine a cui tende questo nostro progetto di legge, con l’auspicio che tutti coloro che gravitano nel campo artistico-musicale, dagli organizzatori agli artisti, contribuiscano in modo determinante alla stesura definitiva della nostra proposta di legge".

Cambiare musica: di questo si tratta, vale a dire cambiare una normativa regionale ritenuta obsoleta da tutti e riformare il rapporto tra le istituzioni pubbliche e le moltissime realtà che operano nel campo musicale sul nostro territorio, tenendo in massimo conto la musica e i musicisti. Compito non facile, che ha richiesto un'indagine a tutto tondo nel mondo associativo artistico piemontese, con diverse audizioni che hanno avuto lo scopo di raccogliere le istanze degli esperti del settore per la stesura di un articolato che tenesse conto dell'apporto prezioso di coloro che, da tanto tempo e con tanta passione, operano nella cosiddetta "industria" culturale.

 

INFORMAZIONE: STUDIO SULLINNOVAZIONE IN PIEMONTE.

Scoreboard per la valutazione e comparazione del sistema regionale di innovazione del Piemonte

di Marco Riva

Sono stati recentemente pubblicati i risultati di uno studio condotto dalla Fondazione Rosselli di Torino, lo Scoreboard Regionale dell’Innovazione. La ricerca ha avuto come obiettivo la valutazione, attraverso l’individuazione di un sistema di indicatori quantitativi, della performance del sistema di Ricerca e Innovazione della regione Piemonte, attraverso un’analisi comparativa rispetto ad un insieme selezionato di 13 regioni italiane ed europee. Lo studio è stato realizzato da Giuseppe Scellato del Politecnico di Torino e dal sottoscritto, con il sostegno della Compagnia di San Paolo.

L’innovazione è un fenomeno complesso, ed il processo di generazione, applicazione e diffusione di nuova conoscenza innovativa non è misurabile in maniera univoca. Per questo nello studio sono stati individuati una serie di indicatori che misurano non solo i dati di output di prestazioni tecnologiche (ad esempio l’attività brevettuale), ma tengono anche in considerazione i cosiddetti enabling factors, ovvero dei fattori e delle infrastrutture intangibili che, pur non essendo direttamente misure di prestazione innovativa, rappresentano una pre-condizione necessaria per il successo dei sistemi regionali di innovazione (performance del sistema di ricerca, dotazione di capitale umano qualificato, sistema finanziario).

Per chi fosse interessato ad approfondire il tema, lo studio può essere interamente scaricato dal sito della Fondazione Rosselli.

 

Pino Masciari a Ivrea.

 

PINO MASCIARI - TESTIMONE DI (IN)GIUSTIZIA

Pino è un imprenditore calabrese che dal 1997 vive sotto scorta e in isolamento perché ha avuto il coraggio di denunciare i suoi taglieggiatori. Per lui e la sua famiglia la vita è diventata un'odissea. Ci ha racconato la sua storia lo scorso sabato 15 dicembre a Ivrea, accogliendo l'invito dei "Grilli eporediesi", che stanno facendo tutto il possibile perché questa storia pazzesca sia nota a più gente possibile.

Grazie di cuore ai ragazzi di Antenneattive che hanno realizzato la trasmissione in diretta in streaming e il video (in due parti) che vi presentiamo.

SCARICA LA LOCANDINA

 

OPINIONE: La sicurezza di carta.

di Giovanni Lava

La tragedia della ThyssenKrupp per la sua gravità ha colpito nel profondo la città di Torino come forse solo un’altra, quella del 13 febbraio 1983 al cinema Statuto. Allora le vittime furono 64 e quell’incendio cambiò per sempre il concetto di sicurezza nei locali pubblici. Sarà così anche questa volta? C’è da dubitarne, non fosse altro che i locali pubblici attengono al tempo libero, mentre i morti di oggi sono morti sul lavoro, una categoria quella del lavoro tenuta in scarsa considerazione se le cifre fornite dall’Eurispes dicono che ogni anno le vittime sono 1400, che si verifica un incidente ogni 15 lavoratori e un morto ogni 8.100 addetti.

Eppure se si consultano le norme della legge 626 del 1994 appare incredibile che tutto ciò possa accadere. La meticolosità dei precetti a cui è tenuto ogni datore di lavoro è tale da non lasciare nulla al caso. L’incidente dovrebbe essere un fatto eccezionale, frutto di una serie incredibile di eventi casuali e imponderabili. Evidentemente le norme dettate dalla legge, come tante altre in Italia, funzionano solo sulla carta, anche perché nei fatti più che a prevenire pare servano più a produrre montagne di carta e ricchi onorari per i consulenti a cui ogni datore di lavoro è costretto a ricorrere per ottemperare alla “relazione sulla valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute durante il lavoro”.

Non c’è azienda pubblica o privata, piccola o grande che sia, che non debba ricorrere ad un consulente specializzato nella “Seiduesei”. In tutto ciò non vi sarebbe nulla da eccepire se poi il “piano” elaborato e conservato con cura nei capienti cassetti servisse a prevenire e garantire seriamente a tutti i lavoratori sicurezza e salute.

Nel corso della mia vita lavorativa di insegnante mi è toccato pure l’onere di ricoprire l’incarico di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, un figura prevista dalla 626 e dal contratto di lavoro. Così ho potuto toccare da vicino l’applicazione della legge. Tutto lo sforzo organizzativo e il tempo dedicato dal dirigente scolastico di turno è stato negli anni quello necessario alla redazione della relazione e degli atti burocratici con l’ausilio di un ingegnere consulente fiscalissimo. Fiscalissimo sulla carta, perché a fronte della segnalazione di rischi concreti – nella fattispecie la presenza di un’impresa che effettuava lavori durante le ore di lezione con attrezzature e cavi elettrici nel corridoio dove transitavano gli allievi – affermava che se su di un cantiere edile si volessero rispettare tutte le norme previste della legge, non si muoverebbe più un mattone. La cosa mi ha colpito, perché non faceva che confermare il sospetto che anche dopo la 626 la realtà della sicurezza sui posti di lavoro fosse né più e né meno quella di prima, tranne che per la mole di carta che lasciava dietro di sé. È sempre sbagliato fare di ogni erba un fascio, non fosse che il numero di vittime che il lavoro lascia dietro di sé parrebbe dire l’opposto. Quello che manca in questo come in altri settori non sono le norme, sempre migliorabili, quanto la serietà nell’applicarle.

 

CONSIGLIO REGIONALE STRAORDINARIO PER LA THYSSENKRUPP.

Di Patrizio Brusasco

Ieri pomeriggio si è svolto un Consiglio regionale straordinario a seguito dell'ennesima tragedia sul lavoro, che ha toccato questa volta la Thyssenkrupp di corso Regina Margherita a Torino, dove hanno perso la vita, in modo straziante, 4 operai, e altre 3 persone stanno lottando tra la vita e la morte.

Preso atto dell'emergenza conclamata della sicurezza sul lavoro, a fronte dei  troppi incidenti, alcuni mortali, che hanno colpito la nostra regione, il Consiglio regionale piemontese ha approvato al fulmicotone una legge speciale che ha istituito un fondo di solidarietà per aiutare i famigliari delle vittime degli incidenti sul lavoro.

Su tale doveroso provvedimento si è trovato l'accordo di tutte le forze politiche che lo hanno votato all'unanimità, garantendo uno stanziamento di un milione di euro a partire dal 2008, ma la somma potrà essere erogata in relazione a tutti gli incidenti sul lavoro avvenuti a partire dal 1 gennaio 2007.

La discussione della legge e il voto finale sono stati preceduti da un minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime, mentre il provvedimento è stato illustrato, per la maggioranza e per l'opposizione, dai consiglieri Rocco Larizza (Pd) e Mariangela Cotto (Fi). "Il documento, un'anticipazione della legge sul lavoro attualmente in discussione, - ha dichiarato  Larizza - non è sufficiente ad affrontare un problema così complesso, ma è comunque importante per il suo contenuto e per la tempestività con cui è stato approvato. Quello che è accaduto ha dimostrato che anche nella moderna Torino si è riaperta una questione operaia che non ha ancora trovato una soluzione. Questa è una prima parziale risposta cui seguirà, è il nostro impegno, una legislazione regionale più organica ed efficace. Su questo tema - ha chiosato il consigliere del Pd - è però necessaria una svolta, che deve coinvolgere i sindacati, le forze politiche, le istituzioni e anche gli organi di informazione."

La relatrice di minoranza, la consigliera Cotto, ha così aggiunto: "Da sempre la Regione interviene con iniziative di solidarietà per cercare di non lasciare soli i famigliari delle persone decedute a seguito di incidenti. Lo spirito di questa legge però è quello di tutelare le famiglie coinvolte in queste tragedie in modo continuativo e non sporadico...Oltre al sostegno alle famiglie - ha concluso - è necessario trovare una strada comune che possa prevenire tali tragedie".

 

MUTUI CASA: il governo risponde.

E pare proprio tirare aria di intervento, da parte del Governo. E' di questi giorni l'annuncio di quattro emendamenti contenuti nella prossima Finanziaria.

In Finanziaria raffica di novità sul fronte dei mutui: arrivano aiuti alle famiglie in difficoltà con i pagamenti, viene scritto nero su bianco che la portabilità dei mutui deve essere completamente gratuita. Si allarga il campo d'azione delle norme del decreto Bersani anche ai mutui stipulati o accollati a seguito di frazionamento. Le novità principali arrivano da quattro emendamenti, recepiti con parere favorevole dal relatore, uno proposto da Federica Rossi Gasparrini (Popolari-Udeur), l'altro dal Governo, che intende facilitare «la circolazione giuridica dei mutui ipotecari e degli immobili su cui gravano le ipoteche». Uno riformulato dal Governo, a proposto dall'ex ministro dell'Economia del Governo Berlusconi Giulio Tremonti sulla ristrutturazione dei mutui. L'ultimo a firma dello stesso relatore Michele Ventura (Pd) per il recupero di immobili nei centri storici e per agevolare gli enti locali nel recupero del patrimonio culturale. Le misure hanno ottenuto nella serata il via libera della commissione Bilancio della Camera, che ha dato mandato al relatore Michele Ventura di riferire in aula sul provevdimento. Lunedì 10 il provvedimento sarà in aula, dove è ormai certa l'apposizione della fiducia da parte del Governo (Fonte: Il sole 24 ore).

I quattro provvedimenti: Ristrutturazioni dei mutui. Portabilità. Estinzione anticipata. Fondo di solidarietà per i mutui prima casa.

 

OPINIONI: La rinegoziazione dei mutui.

Egle, utente di questo sito, domanda quale sia l'opinione di Dotturbo sulla proposta di rinegoziazione dei mutui che ultimamente alcune banche hanno cominciato ad adottare come metodo. La risposta di Dotturbo non si è fatta attendere. Ve la proponiamo.

...Non è che rinegozino un granchè...quello che le principali (da Unicredit a Intesa Sanpaolo) stanno generalmente facendo (e facendosi belle con la stampa "...plauso dell'Abi", proprio su La Stampa dell'8 dicembre) è allungare gratuitamente la scadenza per ridurre la rata... ed incassarne ancora qualcuna in più prima del probabile pignoramento. E' evidente che si tratta solo di menarla un po' più per le lunghe (peraltro, facendo sofferire un po' più a lungo i mutuatari in difficoltà...nel far mettere loro la pelle su un bastone col cullare ancora qualche speranza di facela...) illudendo i debitori. Un mutuo trentennale (ma anche meno, specie se fatto sull' 80 o anche più per cento del valore dell'immobile), già di per sè ha le carte segnate (basta una malattia, una cassa integrazione, un divorzio, il pensionamento e finisce lì): figuriamoci se diventa quarantennale.
Ci vuole ben altro, a partire dalla rinegoziazione degli spread con ricalcolo "ex origine"... nello stesso interesse delle banche, che tra cinque o sei anni si ritroveranno a bilancio immobili pignorati da vendere tutti assieme...sui prezzi, allora, ne vedremo davvero delle belle!

A questo proposito vi segnaliamo un sondaggio de Il sole 24 ore che domanda se i meccanismi di mercato come appunto la rinegoziazione dei mutui siano misure a sufficiente garanzia dei cittadini o se i lettori credano necessario un intervento diretto del Governo. Segnaliamo che i dati finora rilevati propendono ampiamente per la seconda soluzione. I cittadini chiedono un'azione precisa e forte da parte dello Stato.

 

MUTUI CASA: una lettera.

Abbiamo sottoposto a Chiara Saraceno, Docente di Sociologia della Famiglia presso la facoltà di Scienze politiche dell'Università di Torino, il testo della proposta di legge sui mutui casa (bottone a sinistra) per avere un suo giudizio e qualche consiglio. Ecco cosa ci ha risposto.

Caro Turigliatto la ringrazio. Personalmente sono favorevole a strumenti che:

a) informino chiaramente i cittadini dei rischi a medio e lungo termine connessi all'accensione di un mutuo. Troppo spesso, infatti, non viene spiegato chiaramente che - specie con il mutuo variabile - l'importo della rata può scendere, ma anche salire e ciò che si risparmia in un periodo può essere tutto mangiato e oltre in un altro (lo stesso era successo a suo tempo con i mutui in marchi);

b) aiutino i cittadini che vogliono rinegoziare il mutuo innanzitutto a far valere l'applicazione della legge. Sarei meno d'accordo su un sostegno diretto al pagamento del mutuo stesso - salvo che sotto forma di prestito agevolato - perché configurerebbe una disparità forte nei confronti di chi invece è in affitto.

cordialmente

Saraceno

In effetti la proposta di legge va proprio nella direzione di questi due punti. Prevede l'istituzione di uno sportello notarile gratuito di consulenza per i cittadini proprio per agevolare il passaggio delle informazioni e la consapevolezza dei cittadini. E poi, proprio sulla base di una riflessione comune a quella della Prof. Saraceno, nella proposta di legge non sono previsti sostegni a fondo perduto.

 

INFORMAZIONE: news sui mutui casa.

Dotturbo ci segnala una notizia sui MUTUI CASA proveniente dal sito dell'ANSA. Il tema che, a fronte degli attuali sviluppi non cessa di destare forte preoccupazione, ci coinvolge profondamente. Abbiamo cercato di favorire l'intervento delle istituzioni presentando la proposta di legge per la creazione di un "Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e istituzione dello sportello gratuito di consulenza notarile”.

Ecco l'ANSA:

Un nuovo salasso attende gli italiani sotto l'albero di Natale: mentre i prezzi volano ai massimi del 2004, la rata del mutuo si fa sempre più salata sulla scia della corsa dell'Euribor. L'aumento sarà, già da questo mese, compreso fra i 32 e gli 84 euro mensili, il che significa che in un anno dovranno sborsare fino a 1.000 euro in più a seconda dell'ammontare e della durata del mutuo acceso. A fare i calcoli nelle tasche delle famiglie italiane è l'Adusbef, che avverte: la situazione nel 2008 potrebbe peggiorare ancora per coloro che hanno un mutuo a tasso variabile visto che, se si confermeranno le previsioni degli analisti, la Bce prima o poi alzerà il costo del denaro. In novembre il tasso di inflazione è salito al 2,4%, ai massimi degli ultimi tre anni. E questo rende le prossime festività natalizie più costose dello scorso anno. Il potere d'acquisto, spiega l'Adusbef, quindi si riduce e con lo stipendio si arriva a malapena a fine mese.

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CONSIGLIATI: i regali di Natale.

di Stefano Zanotto

Si avvicinano le feste natalizie e la corsa al regalo impazza. Da qui alla vigilia avremo inesorabilmente traffico sempre più intenso, gente indaffarata e frenetica, centri commerciali e negozi aperti sette giorni su sette (con grande gioia dei dipendenti che ci lavorano, costretti a rinunciare alla domenica libera…).

Sarà pur vero che così facciamo "girare" l’economia, ma c’è da chiedersi se ne valga davvero la pena viste tutte le controindicazioni, che non si limitano a quelle elencate sopra. E allora facciamo nostro l’invito degli amici di Rivalta sostenibile a non buttare la tredicesima in discarica. Già, perché il "dover fare" il regalo a tizio e caio porta all’acquisto di tanti prodotti inutili, giocattoli in primis, che finiscono poi tra i rifiuti. Meglio allora cercare di soddisfare con il presente natalizio un bisogno o un desiderio che avrebbe fatto comunque comprare prima o poi proprio quella cosa lì. Oppure, invece del regalo a tutti i costi, perché non scrivere una bella lettera in cui manifestare emozioni e sentimenti? Può essere un’idea originale in grado di sorprendere…

E se proprio un regalo lo dobbiamo fare, almeno scegliamolo bene: le iniziative di solidarietà legate all’acquisto di regali di Natale sono diverse e in grado di soddisfare le varie sensibilità. Numerosi sono ad esempio i mercatini natalizi i cui proventi vanno a finanziare progetti di carattere sociale. Un bel regalo può essere poi un prodotto del commercio equo e solidale, che garantisce al produttore un giusto guadagno e condizioni di lavoro dignitose (in questo blog abbiamo già segnalato la mostra mercato Presetik al parco Le Serre di Grugliasco, fino al 9 dicembre).

Un classico dono è il cesto di prelibatezze enogastronomiche: vi segnaliamo le confezioni natalizie di Libera, l’associazione contro le mafie presieduta da Don Ciotti, fatte coi prodotti delle terre confiscate alla criminalità organizzata. Pasta, olio, vino: questi i frutti del lavoro dei giovani delle cooperative sociali sui beni appartenuti ai mafiosi e ora restituiti alla collettività grazie alla Legge 109/96.

Solidali lo si può essere anche scegliendo il modo con cui pagare i regali di Natale. Fairtrade e Banca Etica hanno infatti lanciato una carta prepagata ricaricabile del costo di 5 euro. Un euro su ognuna di esse viene versato a favore di un progetto di sostegno commerciale alle attività agricole e artigianali in cui sono impegnate 600 donne palestinesi di Gaza e Cisgiordania. La carta si può acquistare presso le filiali di Banca Etica e può essere caricata con un versamento in qualsiasi banca italiana.

 

informazione: LATTE ALLA SPINA, DAL PRODUTTORE AL CONSUMATORE.

di Stefano Zanotto

Si stanno diffondendo sempre più anche da noi le milk slot machines: nulla a che vedere con il gioco d’azzardo, sono semplicemente dei distributori automatici di latte crudo che funzionano a moneta. Si trovano in alcune aziende agricole che offrono latte fresco di giornata, non pastorizzato e non sottoposto ad alcun trattamento termico.

Chi vuole provare così un gusto insolito e sconosciuto, che solo i meno giovani avranno forse assaporato tempo addietro, non ha altro da fare che recarsi in una delle aziende agricole dotate di distributore. Un elenco è disponibile sul sito della Coldiretti e sul sito www.milkmaps.com. Noi abbiamo provato quello dell’azienda La Magnolia di Venaria, con risultati soddisfacenti.

 

Lettera aperta.

Pubblichiamo oggi la lettera aperta che Mariano ha scritto in merito agli esiti della formazione del Partito Democratico. Ne sono destinatari i membri del Consiglio Regionale del Piemonte aderenti al nuovo schieramento politico.

Alle Consigliere e Consiglieri regionali dei gruppo DS e DL

Alla Presidente Bresso

Fin dalle prime battute del processo di formazione del Partito Democratico abbiamo con convinzione deciso di partecipare perché ritenevamo che quella del PD fosse una esigenza ineludibile del nostro paese e che la scommessa fosse di quelle che davvero potevano cambiare il futuro della nazione. Eravamo convinti - e continuiamo ad esserlo - che quella del PD fosse la strada giusta, quella che avevamo desiderato, quella che avrebbe permesso ai tanti delusi dal mondo della politica di riprendere contatti per ritrovare ragioni e idee per un nuovo impegno.

Con diversi approcci - legati alle nostre storie, ma anche ai territori e ai gruppi di riferimento - ci siamo messi al lavoro, sovente in un quadro di ostilità -del ceto politico, ma anche dei nostri stessi amici e compagni di viaggio che non hanno condiviso questa scelta - qualche volta di simpatia. Non sono mancate le attestazioni di stima e gli incoraggiamenti ad andare avanti, nonostante le difficoltà e i continui "esami del sangue" a cui siamo stati sottoposti, specialmente negli ultimi tempi.

Con questo spirito - disponibilità, voglia di partecipare, desiderio di concorrere al rinnovamento del paese - qui in Regione abbiamo manifestato una volontà forte di partecipare al processo di costituzione del gruppo unico del PD, senza rivendicare alcunché né sotto forma di poltrone né di incarichi politici. Ci bastava il riconoscimento politico di un apporto che andava al di là delle nostre persone, coinvolgendo un mondo di esperienze e realtà di cui il PD ha bisogno. In particolare ci interessava concorrere alla costruzione di un metodo di lavoro inclusivo, partecipato e responsabile; capace per questo di superare la logica degli accordi fra pochi, degli equilibri decisi a tavolino, delle scelte per correnti, delle decisioni da "prendere dopo" circa le regole e le modalità di funzionamento. Così non è stato e non è, forse perché non sono maturi i tempi, forse perché altre sono le priorità politiche.

E’ perciò evidente che il nostro concorso alla costituzione del gruppo unico del PD qui in Regione deve attendere tempi migliori, fermo restando il nostro impegno a che il nuovo partito che nascerà sia davvero il collettore di speranza che tutti vogliamo.

Torino, 28 novembre 2007

Mariano Turigliatto 

 

Presentazione del libro "Contro i giovani".

di Eva Milano

Vincenzo Galasso è venuto a trovarci mercoledì 28 novembre in occasione della presentazione del nuovo libro Contro i Giovani, scritto a quattro mani con Tito Boeri e pubblicato da Mondadori. Un incontro molto gradito e un punto di vista interessante. Un campione rappresentativo di soggetti uomini e donne di età diverse che raccontano le loro vicende lavorative ed espongono la percezione delle circostanze economiche in cui ha versato e versa la loro condizione.Tra Giovanni, nato nel 1932, e Carlo, annata 1982, passando per la storia di altri quattro italiani, passano cinquant'anni. Un periodo di sostanziale declino, dimostrano i dati di un'analisi che confluisce in un'immagine preoccupante del presente e del futuro dei giovani. Per la prima volta nella storia la prospettiva del livello economico di vita della presente generazione appare inferiore rispetto a quello della precedente. Questi dati non rispecchiano però se non in parte la percezione delle le famiglie italiane. L'Italia non va granché bene, ma mio figlio starà meglio di me perché a mio figlio ci penso io. Questa sembra essere, in poche parole, l'idea comune che risulta dalle riflessioni esposte ai due professori. I quali si domandano: e allora, ai figli degli altri chi ci pensa?

"Se spetta ai giovani cogliere il problema e imporlo al centro della discussione, sono gli attuali quarantenni e cinquantenni ad avere in mano il pallino. Devono oggi fare una precisa scelta di campo: contro o a favore dei giovani. Come i lettori vedranno, riteniamo che questa seconda scelta sia quella vincente. Ma non spetta a noi convincere gli attuali quarantenni e cinquantenni che è davvero così. Ci vuole una classe politica all'altezza, il che, in questo caso, vuole anche dire più giovane, con orizzonti più lunghi di una legislatura". Così Boeri e Galasso presentano i loro intenti nella prefazione.

Peccato che, dice Galasso, alla presentazione di questo libro, qui a Torino come altrove, di giovani non ce ne siano mai molti...

SCARICA LE SLIDE DELLA PRESENTAZIONE

 

Appuntamento: PresETIK 2007.

PresETIK 2007 è la mostra-mercato equa e solidale che avrà luogo a Grugliasco dal 6 all'8 dicembre presso la casa delle associazioni, in via Lasalle 2.

Il visitatore verrà guidato in un fantastico villaggio composto dai Batik africani (Mozambico, Niger, Burkina Faso Zimbabwe) e dai presepi reinterpretati da artisti di tutto il mondo. Le opere del commercio equo si incontreranno e fonderanno con i presepi realizzati con le tecniche più svariate da artigiani locali.

Sarà inoltre possibile partecipare a laboratori in cui ti insegneremo a realizzare le tue decorazioni natalizie.
Domenica 7 dicembre, alle ore 21, potrai pregustare l'atmosfera natalizia
con il concerto del coro vocale Contrappunto Bestiale. Ingresso libero.

Se vuoi saperne di più chiedi a Sole Onlus: sole@muk.it

 

Mutui casa, unanalisi.

di Dotturbo

Come avevamo, ahimè, previsto qualche anno fa, quando i tempi non erano sospetti, la crisi dei mutui si è andata manifestando anche nel nostro Paese, con una virulenza la cui entità inizia a dare preoccupazioni. Non poteva, d’alta parte, essere altrimenti. Milioni di mutui ipotecari concessi indiscriminatamente a fasce della popolazione, se non deboli, quantomeno economicamente "borderline", per importi pari anche all’intero valore dell’immobile e con ammortamenti polidecennali non potevano, già di per sé, delineare rosee prospettive per il futuro.

Il fatto, poi, che il 90% dei mutui concessi in Italia dopo l’introduzione dell’euro (quindi in una situazione epocale ed irripetibile di ribasso dei tassi d’interesse per il nostro Paese), siano stati a tasso variabile (cioè, legati all’incognita del rialzo dei tassi d’interesse, come, purtroppo, si è puntualmente verificato) ha reso la situazione ancora più grave.

Ora toccherebbe correre ai ripari, data l’entità del problema, che sta diventando di ordine sociale e che si svilupperà inevitabilmente in senso negativo per i decenni a venire, ma è questo un toro che non si lascerà di certo afferrare facilmente per le corna. Trenta - quarant’anni di rate (con l’incognita ulteriore della crescita delle stesse, per chi ha stipulato un contratto a tasso variabile) non lasciano praticamente scampo a nessuno: una malattia, una separazione, la perdita del lavoro ed il pignoramento è dietro l’angolo.

 

Informazione: confermato il presidente Gariglio.

di Patrizio Brusasco

E’ notizia di questa mattina, intorno alle ore 13. Davide Gariglio è stato riconfermato presidente del Consiglio regionale del Piemonte. Ma cinque consiglieri regionali tra cui Mariano Turigliatto e Graziella Valloggia non hanno partecipato al voto. Il motivo lo ha spiegato direttamente il presidente di Sinistra per l’Unione che ha dichiarato: "Contestiamo il metodo adottato per la rielezione del presidente del Consiglio regionale del Piemonte, che è stato appositamente scelto per congelare ogni possibile discussione con vari accordi di vertice e per mantenere inoltre equilibri interni al Partito Democratico. Avremmo auspicato piuttosto - ha proseguito Mariano Turigliatto - una discussione e un ragionamento a tutto campo che ci avrebbero sicuramente aiutato nel raggiungere un migliore assetto istituzionale. E’ stata l’ennesima occasione persa".

Ma non solo i due rappresentanti di Sinistra per l’Unione si sono dissociati da questo voto concertato; infatti anche i consiglieri Laus, Rabino e Motta, tutti e tre della Margherita, non hanno preso parte al voto di questa mattina. Una volta rieletto Davide Gariglio, tra le congratulazioni di tutti, o quasi, i consiglieri dell’emiciclo di Palazzo Lascaris, ha espresso tutta la sua stima e il suo ringraziamento ai colleghi per la rinnovata fiducia che lo porterà in veste di presidente sino alla fine dell’attuale legislatura.

 

punto di vista numero 7.

E' uscito il nuovo numero!

Il periodico del Gruppo Sinistra per l'unione - Mariano Turigliatto - viene distribuito gratuitamente a tutte le famiglie di Grugliasco, Collegno, Borgaro, Caselle, Mappano, Rivalta, Asti. Per scaricare la versione on line clicca sull'immagine. Per ricevere una versione cartacea scrivici una e-mail info@marianoturigliatto.it

 

In Consiglio si discute di sicurezza.

di Patrizio Brusasco

Dopo le ultimissime tragedie che hanno costellato il territorio nazionale e le dure prese di posizione da parte di tutta la classe politica italiana, la Regione Piemonte mette sul tavolo della discussione la legge sulla sicurezza che approda in Consiglio regionale dove è in corso la concertazione tra maggioranza e opposizione.

Già il sindaco di Torino Sergio Chiamparino aveva sollecitato qualche tempo fa, e messo alle strette dalle vibranti esigenze della sicurezza urbana, l'azione legislativa regionale in tema di sicurezza, una volta peraltro divenuta certa la volontà politica di non ricorrere a uno strumento discutibile quale la figura del sindaco-sceriffo.

Nell'aula consiliare si è registrata quindi la convergenza tra maggioranza e opposizione, mentre la sinistra radicale ha ritenuto di non seguire un'ideologia stimata eccesivamente di destra: in pratica i vigili urbani, i carabinieri e la polizia potranno essere dotati di manganelli estensibili, chiamati in modo più dolce "bastoni distanziatori"; il via libera del Consiglio è giunto con l'approvazione di un emendamento presentato dal consigliere Buquicchio (Italia dei Valori),  che ha creato il dissenso della sinistra radicale.

Se infatti per l'Assessore regionale  Giovanni Caracciolo il manganello non deve diventare uno strumento di offesa ma deve rimanere un mezzo difensivo, lasciando altresì aperta la porta all'impiego di spray urticanti, per la cosiddetta sinistra estrema invece si tratta di un ulteriore uso di una vera e proria arma che, come tale, arreca pericoli e rischi.

 

IL CONFRONTO: stipendi agli antipodi.

di Massimiliano Abbruzzese

In genere questo blog si occupa di temi di carattere generale, ma dopo aver letto l’articolo del 15 novembre di Stella e Rizzo sulle spese del personale del Senato della Repubblica e soprattutto dopo avere osservato i dati della ricerca dell’IRES CGIL che riguarda anche la condizione dei giovani lavoratori non si può far finta di nulla!!

Riporto qui di seguito due brevi stralci di entrambi i documenti sopraccitati:

- articolo Stella/Rizzo: "Ricordate l'irritazione alla scoperta che un dipendente medio guadagnava nel 2006 la bellezza di 118 mila euro (annui)? Bene: adesso ne guadagna 131.124. Cioè 13.000 in più";

- articolo condizione giovanile: "un co.co.pro. o co.co.co. tra i 15 e i 34 anni ne guadagna 899 (mensili). Anche secondo le ultime rilevazioni Istat, sottolinea il rapporto, 1 milione e 678 mila giovani tra i 18 e i 34 anni (ovvero il 13,7%) sono poveri".

Ma noi cosa possiamo fare? Stella e Rizzo danno un’indicazione almeno per fermare il rinnovo dei contratti dei dipendenti del Senato; quest’ultimo, infatti, può accadere se i Questori del Senato inviano una lettera di disdetta ai sindacati dei dipendenti.

Siccome al momento non si è letto da nessuna parte dell’invio di questa lettera da parte dei questori e siccome non credo nell’orgoglio dei dipendenti del Senato che si autosospendono il rinnovo contrattuale, se qualcuno, oltre a noi, vuole spedire un "sollecito" ai Questori del Senato, queste sono le loro e-mail :

Gianni Nieddu: nieddu_g@posta.senato.it

Comincioli Renato: comincioli_r@posta.senato.it

Thaler Ausserhofer Helga: thalerausserhofer_h@posta.senato.it

P.S. Da parte nostra, una piccola iniziativa per provare a dare un incentivo alla soluzione di questi problemi presentando il libro degli economisti Tito Boeri e Vincenzo Galasso Contro i giovani. Come l’Italia sta tradendo le giovani generazioni, che sarà presentato mercoledì 28 novembre  alle ore 18.00 presso la Sala incontri della Regione Piemonte di Via Amedeo Avogadro 30 a Torino.

 

Informazione: i corsi al Majorana di Grugliasco.

Dario Zucchini, il nostro prof. di informatica preferito, nonché cybercervellone dell'Itis Mayorana di Grugliasco, ci racconta le novità nell'offerta formativa per i corsi 2008. Una scuola all'avanguardia tecnologica. Una realtà da incoraggiare

Per saperne di più Vi invitiamo alla conferenza stampa di presentazione dell’offerta formativa che si terrà il 23 novembre 2007 alle ore 18 presso l'auditorium del Majorana (Via Baracca 80 Grugliasco), a cui seguirà la visita dell’Istituto e dei laboratori.

di Dario Zucchini

L’Istituto Tecnico Industriale "Ettore Majorana" di Grugliasco (TO) ha avviato da alcuni anni un processo interno di ammodernamento dei curricoli e delle proprie dotazioni tecnologiche che lo pongono tra i membri più prestigiosi della rete ENIS delle Scuole Europee Innovative individuate dal Ministero della Pubblica Istruzione. Oltre alle iniziative rivolte agli studenti, la scuola si è sempre distinta per il suo impegno nella diffusione delle TIC a favore delle scuole del territorio e di tutto il sistema scolastico piemontese con alcuni progetti di rilevanza nazionale ed europea come il corso online di grafica 3D per tutte le scuole d’Italia, realizzato in collaborazione con la Fondazione Ultramundum.

Le norme in vigore sull’autonomia scolastica, che rimettono all'autonomia delle istituzioni scolastiche la quota del 20% dei curricoli, ci hanno permesso di effettuare un'attenta riflessione sulla possibilità di arricchire e potenziare l'offerta formativa del nostro Istituto. La nostra scuola ha così analizzato il mercato dei videogiochi (che genera un volume d’affari in Italia di ben 742 Milioni di euro, superando la musica registrata che vale 241 Meuro e l’home video con 415 Meuro – Fonte AESVI 2006), studiato tecniche evolute di programmazione dei videogiochi e ambienti di grafica interattiva, pervenendo alla decisione di insegnare agli studenti come diventare dei creativi del mondo virtuale e non più soltanto degli "utenti" di prodotti sviluppati all’estero.

OFFERTA FORMATIVA MAJORANA 2008

 

Informazione: Quel che succede a palazzo.

«Spesso tra ‘l palazzo e la piazza è una nebbia sì folta o uno muro sì grosso che, non vi penetrando l’occhio degli uomini, tanto sa el popolo di quello che fa chi governa o della ragione perché lo fa, quanto delle cose che fanno in India». Il problema della trasparenza della pubblica amministrazione ha radici antiche se Francesco Guicciardini, cinque secoli fa, usava queste parole per riferirsi alla distanza tra governanti e governati.

Torniamo ora indietro di qualche settimana: lo scorso 28 ottobre Report ha presentato nella sezione Goodnews un servizio sulle regole di trasparenza nella pubblica amministrazione svedese. In Svezia chiunque, senza compilare alcuna richiesta formale, ha accesso ai documenti prodotti o ricevuti dagli uffici pubblici di ogni livello, nazionale e locale. Naturalmente ci sono delle eccezioni, bisogna tutelare la privacy e ci sono questioni di sicurezza nazionale, ma il sistema funziona comunque con nordica efficienza: il servizio di Report (chi se lo è perso può guardarlo sul sito oppure - se non ha la connessione veloce - leggerne il testo integrale) ha mostrato il giornalista italiano che, nel giro di pochi minuti dalla sua richiesta, riceveva copie di una lettera indirizzata al ministro degli Esteri e del rendiconto delle spese sostenute da un comune per i corsi di nuoto per bambini.

 

EMERGENZA MUTUI CASA.

E' ora che le istituzioni incontrino i cittadini e le loro necessità sul problema, sempre più pressante, dei tassi dei mutui sull'aquisto degli immobili. Su questa base nasce il Progetto di legge regionale presentata oggi dal Gruppo Sinistra per l'Unione dai Consiglieri Mariano Turigliatto e Graziella Valloggia. Le principali misure previste consistono in un fondo di solidarietà per l'acquisto della prima casa, che prevede un intervento da parte della Regione Piemonte sui costi delle procedure bancarie e degli onorari notarili necessari per la rinegoziazione del contratto di mutui. Questo per venire incontro alle esigenze delle famiglie che si trovano di fronte alla difficoltà di sostenere la spesa di una rata mensile spesso troppo onerosa. Altro provvedimento è l'istituzione di uno sportello gratuito di consulenza notarile. Si conterebbe in questo caso sulla collaborazione gratuita dei notai e della loro disponibilità a concedere l'uso delle loro sedi operative, sul modello di quanto si è già verificato in Liguria con i Consigli notarili di Savona, Genova, La Spezia e Imperia. Alla Regione spetterebbero i soli costi relativi alla comunicazione dell'iniziativa. Il Progetto di legge è stato firmato da 18 Consiglieri di maggioranza.

Per scaricare il testo del Pdl e la Relazione di accompagnamento, clicca qui di seguito.

Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e istituzione dello sportello gratuito di consulenza notarile”

 

Lopinione: Grattacielo si, grattacielo no, grattacielo forse.

di Dida Neirotti

Un tormentone si è abbattuto sulla città di Torino da alcune settimane e rischia di durare ancora a lungo: il grattacielo progettato da Renzo Piano per la banca Intesa -San Paolo. Come sempre la città si è divisa tra chi lo vuole e chi non lo vuole (oltre a chi non è per nulla interessato!).

Vorrei spendere due parole dal fronte del NO: la mia contrarietà al grattacielo non è legata al fatto che sia più o meno alto della Mole Antonelliana. Ritengo questa posizione perdente oltrechè priva di qualsiasi significato, se è effettivamente così come i media ce la descrivono.

Ben più importante mi sembra il fatto che opere di questo tipo, cioè a forte impatto visivo e non solo, devono inserirsi in un progetto urbanistico complessivo e lungimirante che mi pare manchi del tutto. Non possiamo avere grattacieli che nascono come funghi un po' qua e un po' là sul territorio cittadino senza un progetto organico: e non mi si dica che i torinesi sono contrari al "nuovo"! Semmai sono contrari all'estemporaneità che, pur di avere il progettista di grido, ottiene come risultato un Piazzale Valdo Fusi!

Perchè non pensare ad un quartiere nuovo, moderno, con grattacieli in vetro-cemento-acciaio sul modello della Défence parigina, in cui collocare banche, uffici pubblici e quant'altro, in una zona ad hoc della città magari operando una meritoria opera di riqualificazione?

Un altro aspetto fondamentale riguarda l'impatto ambientale e il consumo energetico: Renzo Piano aveva espresso in altre occasioni interesse per soluzioni architettoniche non troppo energivore. Nessun organo di stampa riporta analisi sui consumi energetici, sui flussi di traffico pubblico e privato, sulle ricadute che un edificio di questo genere comporta: una costruzione isolata e di quella altezza non può sfruttare più di tanto l'orientamento per un riscaldamento ma soprattutto un raffreddamento passivo, è prevista una autonomia energetica da fonti rinnovabili (pannelli solari e fotovoltaici)?

Ritengo che su questi aspetti l'Amministrazione torinese dovrebbe discutere e coinvolgere i cittadini per evitare le solite diatribe a base di aria fritta che hanno l'unico scopo di lasciar fare a chi è più forte quello che già aveva in mente di fare.

 

buona notizia: Successo di firme contro gli ogm.

di Dida Neirotti

Da La Repubblica del 14/11/07: "Sono stati raccolti più di tre milioni di voti contro i cibi transgenici. Questo è stato il verdetto dei cittadini, chiamati a decidere per un modello agroalimentare libero da OGM, nella Consultazione nazionale promossa dal 15 settembre al 15 novembre dalla Coalizione ItaliaEuropa-liberi da Ogm".

"Un risultato eccezionale", ha detto il portavoce Mario Capanna. "Porteremo sui tavoli della Commissione europea gli oltre tre milioni di firme raccolti", ha aggiunto il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Paolo De Castro, "il governo persegue la linea della massima precauzione".

Non possiamo non essere contenti della notizia; ci auguriamo soltanto che il sentire di tutti questi cittadini venga degnamente rappresentato in sede europea, dove purtroppo spesso prevalgono interessi diversi da quelli della collettività.

 

Incontro con Vincenzo Galasso.


VINCENZO GALASSO presenta il libro

CONTRO I GIOVANI - Come l'Italia sta tradendo le nuove generazioni

di TITO BOERI e VINCENZO GALASSO

Presenta ALESSANDRO BRESCIA - Consigliere comunale di Venaria - Lista civica Uniti per cambiare

MERCOLEDI' 28 NOVEMBRE - ORE 18.00

presso la Sala Incontri della Regione Piemonte - via Avogadro n. 30 Torino

Una sensibile analisi della situazione dei giovani, dal punto di vista delle prospettive economiche future per il nostro paese. La soluzione che i due economisti propongono risiede sostanzialmente in una serie di scelte coraggiose da parte di quelli della generazione di mezzo, i quarantenni, che ricoprono attualmente il ruolo necessario a invertire le tendenze. Abbiamo invitato uno degli autori a parlarcene.

SCARICA LE SLIDE DELLA PRESENTAZIONE DEL LIBRO

 

fondo di solidarietà per i mutui per la prima casa.


PROPOSTA DI LEGGE REGIONALE

Fondo di solidarietà per i mutui per l'acquisto della prima casa e istituzione dello sportello gratuito di consulenza notarile”

Presentata il 15 novembre 2007 dai Consiglieri

Mariano Turigliatto e Graziella Valloggia - Gruppo Sinistra per l'Unione

 

INFORMAZIONE: Mifid, la direttiva finanziaria europea.

di Dotturbo

Dal primo novembre, la Mifid (acronimo di Markets In Financial Instruments Directive) è stata introdotta in tutta Europa. Quando i termini della direttiva verrano integralmentre applicati (dal primo "contratto utile" per la nuova clientela e, comunque, "entro il-prossimo-30 -giugno" per quella già acquisita), anche da noi l’industria della finanza ne uscirà, quantomeno apparentemente, modificata.
Fra i temi fondamentali, l’eliminazione dell’obbligo di concentrazione degli scambi: provvedimento antimonopolistico dalle buone intenzioni: occorrerà, tuttavia, valutare nel tempo in che modo si svilupperà la concorrenza, stante la tendenza innata della liquidità a concentrarsi sul mercato più grande ed efficiente.
E poi, la best execution. Ogni intermediario potrà scegliere in base alle proprie esigenze (prezzo migliore, oppure capacità di recepire ordini di grandi partite in acquisto o in vendita senza creare scompensi nei prezzi, ovvero - ancora - rapidità di esecuzione degli ordini stessi) uno o più mercati o circuiti su cui operare, con possibilità di verificare nel tempo l’efficienza dei medesimi mercati rispetto alle operazioni poste in essere e valutare eventuali soluzioni alternative fra quelle disponibili.

 

Informazione: Mutui casa.

Da qualche tempo il nostro blog evidenzia il problema della crescente situazione di crisi dei mutui della casa. Da qualche tempo parliamo di libri che parlano di quanto la casa sia importante. Oggi riportiamo parole di altri. L'allarme è scattato. La Stampa evidenzia un problema che sta diventando tale per molti. Un numero di persone sempre crescente fatica a pagare il mutuo per l'acquisto della casa. Vi proponiamo l'articolo comparso ieri.

 

Un racconto: La storia di Gianni.

Vi abbiamo parlato di un libro a cui teniamo molto, Interni di città (AA.VV. ed. Ananke, Torino 2007), ideato e realizzato dalla cooperativa Tenda Servizi di Rivoli. Sapete già che si tratta di una serie di racconti basati sulla ricerca della casa come primo e indispensabile passo per recuperare una vita dignitosa, per chi arriva da lontano e per chi si è perso per la strada. La storia di Gianni ne è un assaggio.

 In molti ci domandano dove è possibile acquistare il libro. Potete trovare Interni di città in tutte le librerie. Per contatti:  tendasrv@libero.it.

di Piero Cornaglia

Quattro anni fa si sono comprati una casa con le montagne davanti. Si tratta di una porzione di una vecchia cascina sottoposta a un recupero pesante e frazionata in alloggi di 80 metri quadri. Le montagne davanti ce le hanno per davvero: la porta di casa si apre su un grande prato e, più avanti, su una casa padronale abitata dal proprietario del prato. Dunque, finché lui ci sta il prato non verrà toccato. Il panorama è garantito ancora a lungo perché il proprietario della casa è giovane. Sono Roberta e Gianni, due soggetti molto diversi tra loro eppure assolutamente complementari. Si vogliono bene, nonostante Gianni abbia una storia non proprio perfetta. Prima era tossico, lo è diventato quasi come spinto da una senso di inferiorità, di minorità rispetto agli altri ragazzi della sua età. Non ha mai patito la fame e ha sempre vissuto con decoro, ma nella sua famiglia non c’era da scherzare: undici figli, a sei anni in collegio – come avrebbero diversamente i suoi genitori provvedere a tutti? – fino a sedici, tempo di finire le medie dopo aver ripetuto la quarta elementare e la seconda media.

LEGGI TUTTO IL RACCONTO

 

Informazione: costi del carburante.

Cinzia chiede a Dotturbo di affrontare la spinosa questione del prezzo della benzina. Ecco la risposta.

di Dotturbo

La questione non è tanto relativa al fatto che il prezzo della benzina sia equo, quanto a quello che, nella situazione attuale, rispecchi la realtà economica corrente. Dell'incidenza fiscale in Italia sul prezzo dei carburanti s'è detto e, allo stato, non c'è nulla da fare.

Il prezzo "ante imposte" del carburante è definito dal rapporto fra domanda ed offerta di pertolio, dai costi di produzione ed ammortamento degli impianti, dall'incidenza dei trasporti nonchè dai margini dei raffinatori. A (circa) cento dollari per barile di Brent, non si può dire che in Italia il prezzo della benzina sia particolarmente alto (per rispondere a Cinzia), anche tenendo conto della maggiore efficienza dei motori (e quindi al minor consumo) rispetto a qualche decennio fa: preoccupazioni ben più fondate erano emerse durante lo shock petrolifero degli anni Settanta. Il motivo di questo è che, oggi, abbiamo un euro fortissimo rispetto al dollaro (che si è svalutato rispetto alla moneta europea, da quando questa è entrata in vigore, di oltre il 60%) e, siccome il prezzo del greggio è stipulato in dollari, al momento godiamo di questo vantaggio. Ma attenzione. Quando il dollaro dovesse mai rivalutarsi (il che è da vedersi, stante la necessità sempre più impellente degli Stati Uniti di finanziare il proprio immenso deficit comerciale con questa svalutazione, assai ben pilotata e, veramente, "competitiva") rischieremmo di pagare in un sol colpo quello che oggi stiamo risparmiando. Gli effetti potrebbero essere catastrofici, con un aumento dei tassi d'interesse che andrebbe a colpire in modo letale, tra gli altri, il mercato immobiliare, impegolato con milioni di contratti polidecennali in mutui ipotecari a tasso variabile. Il tutto in una fase economica che lascia in prospettiva prevedere un aumento di richiesta di greggio (e gas) da parte delle economie emergenti dell'estremo oriente senza soluzione di continuità per i prossimi anni, con conseguente e ulteriore incremento dei prezzi.

Le congiunture correnti, per un paese come il nostro, non consentono grandi margini di manovra. Dobbiamo, comunque, diminuire la dipendenza (oggi oltre il 17% del nostro fabbisogno) di energia prodotta nei confronti degli altri paesi (e qui, non ci sono questioni di sorta, nella necessità di attrezzarsi velocemente con le nuove tecnologie di liquefazione e rigassificazione del carbone e nel ripartire col nucleare: le cosiddette "energie pulite" sono e saranno sempre una goccia nel mare) e razionalizzare l'importazione e la "gestione" dei combustibili sia gassosi (con i rigassificatori) che liquidi(coi limitati miglioramenti strutturali che il mercato oligopolistico a livello mondiale di tali prodotti potrà mai consentirci).

 

INIZIATIVA: Un computer per ogni bambino.

di Eva Milano

Il sogno di Nichols Negroponte ha come ideale obiettivo di fare in modo che i paesi del Terzo mondo abbiano accesso all'informazione e alla comunicazione. Così ha pensato che il mezzo debba essere internet, che i destinatari debbano essere quelli che cambieranno il mondo domani, i bambini, e che lo strumento non debba costare più di cento dollari. Così nasce l'operazione One Laptop Per Child. Il laptop di Negroponte è robusto, colorato e non ha bisogno di energia elettrica, perché va a manovella. In realtà costa un po' di più, per adesso. Finora questi portatili sono stati commercializzati attraverso una formula limitata. Una nazione che volesse regalare un certo numero di laptop poteva comprarne un minimo di ... e donarli ai paesi in via di sviluppo.

C'è un'interessante evoluzione. Lunedì 12 novembre i privati cittadini statunitensi potrannno prenotare e comprare un pc per sé regalandone un altro a un bambino meno fortunato oltreoceano. L'operazione pilota si chiama Give one get one, ne compri uno e ne regali uno per 399 dollari. Se va tutto bene non ci vorrà molto perché anche in Italia sia possibile acquistare il laptop con la stessa formula. A giudicare dal successo dell'iniziativa dell'OLPC e dalla velocità con cui il progetto evolve e si amplia, faccio un pronostico, un annetto circa.

Entusiasti dell'idea, qui da Mariano stiamo cercando di accedere all'acquisto di qualche esemplare mobilitando gli zii d'America. Vi faremo sapere.

 

Tre giorni per... vivere meglio.

di Dida Neirotti

Dal 9 all 11 novembre 2007, presso il Cortile del Maglio e negli spazi del Sermig - Arsenale della Pace e nel quartiere Borgo Dora si terrà la prima fiera del consumo critico e degli stili di vita sostenibili in Piemonte.

Fa' la cosa giusta! Torino avrà la struttura di una mostra-mercato, a cui saranno invitate realtà provenienti principalmente dal territorio piemontese, senza escludere zone vicine come la Valle d'Aosta, la Francia e la Liguria.

Il percorso espositivo si articola nelle seguenti sezioni: Energie Rinnovabili, Risparmio Energetico, Riuso e Riciclo, Mobilità Sostenibile, Pace e Partecipazione, Bio-Edilizia, Finanza Etica, Turismo Solidale, Cooperazione Sociale, Commercio Equo e Solidale, Software Libero e Information Technology, Agricoltura Biologica e Biodiversità, Editoria e Promozione Culturale, Eco-Prodotti.

Ingresso gratuito

orari:

venerdì 9: dalle 15 alle 20
sabato 10: dalle 10 alle 24
domenica 11: dalle 10 alle 18

info: www.falacosagiusta.org

 

LA NOTA SUL CONSIGLIO REGIONALE DEL PIEMONTE.

di Patrizio Brusasco

Il Consiglio regionale ha approvato l'ordine del giorno con il quale la Regione Piemonte pagherà il latte in polvere alle mamme che non possono nutrire al seno le loro creature. Prima firmataria di tale proposta la consigliera Ds Paola Pozzi che ha messo in evidenza il cospicuo risparmio a cui andranno incontro le neo-mamme senza latte che non dovranno più sostenere i costi di prodotti confezionati da diluire in acqua o pronti all'uso nei tetrapack da mezzo litro.

Vita e... morte. E' stata poi approvata la norma che disciplina le forme di affidamento e conservazione delle ceneri dei defunti, rendendo possibile collocare al di fuori dei cimiteri le spoglie cremate dei defunti, che potranno venire affidate ai famigliari degli estinti  e a cui spetterà il sacro compito di gestirne il ricordo.  L'assessore alla Sanità regionale, Eleonora Artesio, ha infine messo in evidenza l'aspetto culturale di tale provvedimento garantendo che la Regione troverà i fondi per garantire questo naturale diritto, attraverso per esempio un assegno mensile indipendentemente dalla fascia di reddito oppure tramite una fornitura diretta delle Asl.

La legge altresì demanda varie competenze agli uffici tecnici dei Comuni che dovrano a loro volta approntare dei regolamenti di applicazione, mentre quello che emerge dal testo legislativo è che i famigliair interessati a conservare le urne privatamente dovranno collocarle con modalità tali da consentirne una destinazione stabile e da offrire garanzie contro ogni profanazione.  

Carbone, il combustibile... del futuro.

La seconda parte delle risposte di Dotturbo sul tema biodiesel e affini. Anna chiede a Dotturbo di continuare a scrivere sul tema dell'energia. In effetti non si può darle torto, l'argomento è di estremo interesse per il nostro futuro e, come abbiamo visto, le sorprese non mancano. Anna, eccoti servita.

di Dotturbo

D’accordo, cara Anna, scriverò anche in futuro sull’argomento energetico e, tanto per iniziare, qui di seguito.

E’ stata una "due giorni" di full immersion interessante quella al convegno di Baveno sull’Energia per l’innovazione promossa da Michele Vietti. Moltissime le personalità politiche presenti, da Bersani, a Casini, a Pecoraio Scanio e svariati i temi sviluppati dai tecnici, molto più interessanti dei discorsi generalisti tenuti dai politici: dalla "foglia sintetica", che gli scienziati stanno studiando sì da moltiplicare la fotosintesi clorofilliana per contrastare "sul campo" (cioè nella biosfera) l’inquinamento prodotto dai combustibili tradizionali, al nuovo combustibile del futuro… il carbone! Già proprio il vecchio carbone, che però non verrà più combusto nella sua forma solida ma, prima, liquefatto e, poi gassificato, scongiurando la cospicua emissione di CO2 che gli è propria. Si pensi che di carbone ce n’è nel mondo 150 volte in più rispetto al petrolio, e parecchio anche in Italia. Dal 2020-2030 il carbone prenderà il posto di gas e petrolio (le energie "pulite" potranno al più arrivare al massimo a qualche modesto "single digit " percentuale) ma, già sin d’ora, è in atto una corsa forsennata all’accaparramento. Specie i cinesi stanno stipulando da anni a pronti (tanto, già ora, usano il carbone come combustibile senza troppa attenzione all’ambiente) ed a termine ingenti contratti di acquisto, comprensivi spesso dello sfruttamento per i prossimi decenni di intere regioni carbonifere, specialmente africane.

Ampia attenzione s’è anche posta sull’energia nucleare di terza generazione (quasi completamente sicura, si dice, come dimostrerebbe, tra l’altro, la "tenuta" delle centrali giapponesi nel corso dei fortissimi eventi sismici di qualche anno fa), cui giocoforza dovremo "correre dietro" anche noi italiani.

 

Il biodiesel, Dotturbo risponde.

Il post di Dotturbo sul controverso tema dei vantaggi ambientali ed economici della produzione e dell'uso del biocarburante ha sollevato la curiosità dei lettori. Vi trasmettiamo le risposte del nostro tuttologo, cominciando da Maurizio, che domanda quali sono nel dettaglio le accise che gravano sul costo del carburante agli automobilisti. L'elenco è quasi comico, a partire dalla quota per la guerra d'Abissinia. No, non ce n'è stata un'altra, è proprio quella di ottant'anni fa. Mia nonna nel 1970 subì un'operazione al femore. A lei niente?

di Dotturbo

E’ stato quantificato che circa i 2/3 del prezzo di un litro di benzina verde è composto da accise (qui di seguito l’elenco "top ten") ed imposte.

1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
14 lire per la crisi di Suez del 1956;
10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
205 lire per la missione in Libano del 1983;
22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranviari 2004

Sulle stesso, grava poi l’inesorabile IVA.

 

IL FUTURO È NEI MULINI A VENTO?.

di Stefano Zanotto

Per alcuni è una fonte pulita e rinnovabile su cui puntare a occhi chiusi, per altri è causa di scempi paesaggistici e ambientali. L’eolico nel nostro Paese divide e fa discutere, anche all’interno del movimento ecologista. La costruzione o la semplice progettazione di parchi eolici in diverse zone nel centro-sud e delle isole (unici posti, in Italia, dove i grossi investimenti nell’eolico sono remunerativi per la ventosità dei siti) ha portato molte comunità locali sul piede di guerra: file di torri alte 100 metri sui crinali delle colline non sono in effetti un belvedere…

Una soluzione per il futuro potrebbe essere quella del microeolico: mini impianti domestici che forniscono energia elettrica a coprire una parte del fabbisogno dell’unità abitativa. Quando invece non c’è vento o la produzione non soddisfa la richiesta del momento, l’energia viene prelevata dalla rete elettrica. Negli Usa sono già piuttosto diffusi presso abitazioni private, industrie, capannoni, fattorie. In Gran Bretagna, da diversi mesi, i kit per installarsi una turbina eolica in giardino o sul tetto di casa sono in vendita nelle catene di bricolage a poco più di 2 mila euro.

Potenzialità e punti di forza di questi impianti sono molti: non bruciano combustibili fossili, sfruttano una fonte rinnovabile, hanno un impatto paesaggistico limitato. Particolarmente vantaggiosi potrebbero essere se situati in posti poco accessibili per la rete elettrica tradizionale o nei Paesi in via di sviluppo, vista anche la semplicità della tecnologia e dei mezzi necessari per l’impianto. I punti deboli sono invece l’efficacia del funzionamento condizionata dalla ventosità del sito e i costi di installazione ancora piuttosto elevati, inversamente proporzionali alle dimensioni dell’impianto. Il "rientro dalle spese" attualmente si ha solo dopo diversi anni di utilizzo; il sistema di incentivi vigente non comporta gli stessi vantaggi che ci sono ad esempio per il fotovoltaico. A questo proposito segnaliamo una lettera del Kyoto Club a Bersani e a Pecoraro Scanio per inserire opportuni incentivi per il microeolico con un emendamento al ddl sulle liberalizzazioni in campo energetico, al momento fermo in Senato.

Per approfondimenti sul microeolico vi rimandiamo invece a questo link.

 

Contro i giovani.

di Eva Milano

Noi trentenni. Non siamo tutti in gamba, né coraggiosi, né, spesso, con le idee chiare. Un po' è colpa nostra, un po' della mamma, un po' dello stipendio basso, del contratto che scade a febbraio e dei mutui a tasso variabile. Un po' leoni e un po' coglioni, ci troviamo a sprecare le nostre forze per sopravvivere, anziché per costruire. Che peccato.

Contro i giovani è il nuovo libro di Tito Boeri e Vincenzo Galasso, edito da Mondadori. Una sensibile analisi del problema, dal punto di vista delle prospettive economiche future per il nostro paese. La soluzione che i due economisti propongono risiede sostanzialmente in una serie di scelte coraggiose da parte di quelli della generazione di mezzo, che ricopre il ruolo necessario a invertire le tendenze. Speriamo che riescano a convincerli...

 

Ancora sul Bike sharing: una domanda.

                           di Stefano Zanotto

Il bike sharing sta avendo grande successo in città come Barcellona e soprattutto Parigi (più di 10 mila bici e 750 stazioni di noleggio!). Qui è stato pensato ancor più che altrove come sistema per “completare” i percorsi, per unire i punti della rete di trasporto pubblica, tanto che le tariffe per l’uso aumentano sensibilmente dopo la prima mezz’ora di utilizzo. E a proposito di sistema di trasporti integrato: come mai sulla metro di Torino è vietato portare a bordo le biciclette, cosa che invece è possibile fare, in tempi e modi stabiliti dall’azienda locale, a Milano? Lanciando una novità qual è la metro per Torino, non si poteva pensare a favorire in qualche modo i ciclisti e quindi un mezzo di trasporto pulito, silenzioso e che non grava sul traffico?

 

BIKE SHARING, LE 2 RUOTE SOSTENIBILI.

di Stefano Zanotto

Nuovo impulso in Piemonte per il bike sharing. La Regione ha dato il via al bando per i finanziamenti al 50% delle spese dei Comuni che intendono dotarsi di un sistema di noleggio delle bici. Per il 2007 è previsto uno stanziamento di 2 milioni e 600 mila euro: per accedere ai finanziamenti i progetti dovranno essere compatibili col nuovo sistema di bigliettazione unica per i mezzi pubblici piemontesi lanciato di recente dalla Regione, il cosiddetto Bip. Un sistema che prevede l’utilizzo di carte ricaricabili, tipo bancomat, valide per più tipologie di mezzi di trasporto.

A distinguere però il bike sharing dai vecchi centri comunali di noleggio bici non è però solo l’utilizzo della card elettronica: caratteristica importante del servizio è che la bici potrà essere posata dopo l’utilizzo in un punto diverso da quello in cui è stata presa. Se i cicloposteggi vengono dislocati quindi in punti strategici come stazioni ferroviarie o del metrò, università, parcheggi, ecco che il servizio si integra con il resto del sistema pubblico dei trasporti. Tanto per fare un esempio, lo studente universitario in arrivo in città col treno potrebbe prendere una bici nei pressi della stazione, raggiungere il luogo delle lezioni e lì restituire il mezzo. Utilizzando sempre, fin dal tragitto in treno, la card ricaricabile.

Il bike sharing non è una novità assoluta: è già stato sperimentato con successo in diverse città d’Italia e anche in diversi centri piemontesi, ad esempio a Savigliano e Novara. Avrebbe potuto prender piede anche prima, come si racconta in un articolo del Sole 24 Ore del 22 ottobre scorso: un ingegnere italoargentino negli anni Ottanta brevettò un sistema per "sbloccare" le bici dalle rastrelliere con una carta elettronica e lo propose a Milano, alla giunta Pillitteri. Naturalmente gli fu risposto picche…

 

I pinguini in cascina.

di Eva Milano

Il Linux day 2007, giornata dedicata alla diffusione del sistema operativo aperto, si è svolto lo scorso sabato 27 ottobre. A Torino c'erano due sedi a ospitare l'evento: il Gruppo GlugTo (Gnu/Linux user group Torino) era in corso Trapani, nella sede del Gruppo Abele, mentre il Comitato Linix Day Torino ha "invaso" uno spazio della Circoscrizione 2, Cascina Roccafranca, zona Mirafiori nord. Io, neofita curiosa, ho scelto quest'ultima sede, anche perché non la conoscevo e ne ero incuriosita. Ho fatto benissimo, Cascina Roccafranca è una vera meraviglia. Lo spazio è curatissimo, la sovrapposizione tra l'antico uso agricolo e le nuove attività sociali è gestito con un'armonia palpabile, la stessa ristrutturazione denota un'intenzione evidente di contaminazione tra antico e nuovo di ottimo gusto. E poi è uno spazio allegro, ci sono i bimbi che giocano, le mamme che chiacchierano, ma soprattutto molto vivace, pieno di idee e di attività. La programmazione che ho visto sul sito della Cascina sembra proprio confermare questa prima impressione.

Comunque era di Linux che si doveva parlare. I tecnici hanno occupato tutto lo spazio disponibile, sale e salette, anfratti vari e forse anche i bagni. La gente arrivava con il proprio portatile per scaricare il programma con l'aiuto dei tecnici. I talks proposti che presentavano i vari programmi operativi erano gremiti di trentenni con gli occhiali che comunicavano tra loro attraverso strane sigle e nomi incomprensibili. Va be', insomma, un evento riuscito, ben organizzato. Anche i neofiti come me hanno avuto modo di avvicinarsi al concetto di open source, che in effetti non è male. Alla Cascina si organizzano periodicamente corsi su Linux e Joomla. Ne è in atto uno che offre un ampio sguardo sul mondo del software libero (Openoffice, Firefox, Thunderbird, Creative Commons, GIMP, Inkscape ecc.) che finisce a marzo. Ma se vi interessa contattate Cascina Roccafranca - tel. 011 443 62 50 - per informarvi sul prossimo ciclo.

Per finire un pensiero piccolo piccolo. Seguendo i vari blog e il movimento che si realizza intorno a questo sistema, mi rendo conto che si tratta di uno di quegli argomenti che attraggono molto l'attenzione e ispirano fiducia assoluta in alcuni e suscitano le ire di altri. Come boicottare la Coca cola, come comprare alla Coop. Cose buone e sante, peraltro. Però, a mio parere, qualche volta, si rischia di scambiare il valore assoluto con una manifestazione per sua natura imperfetta, soggetta ai tarli dell'umana specie. Scambiare il noumeno con il fenomeno... Quindi i pensieri sono due: Linux è una splenida possibilità. L'approccio critico è importante.