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TAV: UNO SPIRAGLIO, MA QUANTA CONFUSIONE!.

Martedì 13 dicembre: in Consiglio Regionale si tratta di nuovo del TAV, su richiesta di A.N. Si arriva a questa scadenza dopo una settimana di polemiche sui giornali: prima la mozione di sfiducia alla Presidente Bresso, poi le dichiarazioni di amore per Lei da parte di Ghigo e di Forza Italia. Polemiche e dichiarazioni in libertà, delle quali già il giorno dopo nessuno se ne ricordava più.

Nel mentre la Presidente, insieme agli altri rappresentanti istituzionali e ai sindaci della Val di Susa, a Roma conseguiva gli importanti risultati ormai ampiamente diffusi dai mass media.

Di questo Mercedes Bresso ha trattato nel corso del suo intervento in apertura della seduta. I consiglieri regionali hanno potuto così sentire dello stato delle trattative e delle possibilità che questa vicenda si componga al meglio. Dunque, il Consiglio Regionale pareva avviato a discutere non più di aria fritta, ma di sostanza e di come agevolare al meglio il rafforzarsi del dialogo.

Invece niente: proprio A.N., che da promotrice del dibattito in aula avrebbe dovuto spiegare le ragioni che l'avevano portata a questa scelta, cominciava una ridicola manfrina intorno alle posizioni dei singoli gruppi di maggioranza.

Ridurre la protesta degli abitanti della Valle e le sofferte prese di posizione di molti esponenti politici della nostra Regione a una banale questione di "vuoi più bene a mamma o a papà" è stato il modo peggiore per rappresentare il Consiglio. Per fortuna la maggioranza di governo ha evitato di cadere nella trappola e ha espresso sostegno e solidarietà alla Presidente incoraggiandone i tentativi di mediazione e di dialogo con le autorità locali valsusine.

Mariano Turigliatto